
@Dariusz Kulesza
Dopo il grande successo per il debutto di “Il Don Bucefalo” all’Opera Baltica di Danzica nel 2020, Massimiliano Caldi torna in Polonia per un’altra grande produzione d’opera: dirigerà l’Orchestra and Chorus of the Podlasie Opera and Philharmonic – nella città di Białystok – tra marzo e aprile 2023. Andranno in scena Via Crucis di Paweł Łukaszewski e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, con la regia di Michał Znaniecki.
La Prima sarà venerdì 3 marzo 2023.
Le repliche avranno luogo tutti i weekend di marzo e l’1, 2, 5 aprile presso l’European Art Centre di Białystok, terminando a cavallo della Pasqua.
Il progetto si avvale del patrocinio e del supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.
“Cavalleria Rusticana”, 1890, atto unico di Pietro Mascagni: una delle opere più celebri e più eseguite di tutti i tempi. Tuttavia, nonostante la fama e la fortuna di cui da sempre gode la partitura, il Maestro Massimiliano Caldi sente di volere e di dovere ridare giustizia. Questo già da circa 25 anni, ovvero dai tempi dei suoi primi approcci con questo capolavoro del “Verismo”.
Circa sei anni fa, quando fu invitato a scrivere una tesi di Dottorato da Klaudiusz Baran, Rettore dell’Università Musicale “F. Chopin” di Varsavia, Massimiliano Caldi scelse proprio questo argomento: “Cavalleria Rusticana: fedeltà al testo o tradizione esecutiva?”.
Nel corso delle sue ricerche per cercare di capire innanzitutto perché anche lo stesso Mascagni l’avesse incisa su disco nel 1940 interpretandola così diversamente (soprattutto nelle scelte dei tempi) da come la scrisse 50 anni prima, Massimiliano Caldi scoprì che gli unici due manoscritti esistenti (che si trovano uno al Conservatorio di Roma e l’altro alla Stanford Music University in California) presentavano una versione dell’opera più lunga e differente – anche dal punto di vista drammaturgico – da quella che i pubblici di tutto il mondo sono abituati ad ascoltare da più di 130 anni.
Mentre ultimava i suoi scritti, a Massimiliano Caldi venne l’idea di ricostruire la partitura originaria di Mascagni poco più di 130 anni dopo, dandole nuovamente giustizia e facendola ascoltare come uscì dalla testa del giovane e talentuoso compositore. Questo sarà un progetto che dovrebbe prender forma in un futuro non troppo lontano.
Il pubblico del Teatro dell’Opera di Podlasie di Białystok ascolterà pertanto Venerdì 3 Marzo (con altre 13 repliche fino a Pasqua) la nota e tradizionale versione dell’opera – come già successe a Varsavia a novembre 2019, quando Massimiliano Caldi diresse il suo concerto di Dottorato – scevra da quelle vecchie tradizioni esecutive che appiattiscono la spontaneità e l’emotività presenti originariamente nelle intenzioni del giovane compositore livornese.
L’opera verrà preceduta da un altro splendido atto unico, “Via Crucis” di Paweł Łukaszewski, uno dei compositori polacchi più attivi nel panorama musicale mondiale.
Entrambe le partiture si avvarranno della geniale e visionaria regia del varsaviano Michał Znaniecki, figura ben nota al pubblico Europeo e Sudamericano, che unirà magistralmente le due composizioni in un “unicum”, senza soluzione di continuità, come ci spiega lo stesso regista: “La Pasqua diventerà la chiave per combinare i due titoli”. L’azione dell’opera di Mascagni si svolge la mattina della domenica di Pasqua. La “Via Crucis” nella versione originale di Łukaszewski non è solo il Venerdì Santo e la sua processione sulle orme dell’ultimo viaggio di Cristo, ma anche la sua risurrezione. Questo crea una trama molto importante per l’idea rivoluzionaria di Mascagni, che combatté per il realismo spazio-temporale nella narrazione del libretto dell’opera. Nella messa in scena, personaggi di Cavalleria possono partecipare alla Via Crucis che precede l’azione dell’opera di Mascagni. I loro flirt, relazioni, conflitti e caratteri saranno svelati nella prima parte del dittico. I personaggi parteciperanno come spettatori o come attori della Via Crucis. Si incontreranno in primo piano durante la cerimonia di venerdì. Questo chiarirà la trama e getterà le basi per la seconda parte della serata dedicata, appunto, a ‘Cavalleria Rusticana’ “.
